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martedì, ottobre 31, 2006

COPPA DEI CAMPIONI : IL SOGNO SI FERMA IN FINALE!!!

La maledizione delle finali dispari si abbatte ancora sul Perugia. Dopo aver perso, con Mattersburg la prima e la terza finale di Coppa dei Campioni, i grifoni perdono anche la quinta contro gli avversari di sempre, gli Eagles Napoli. Nelle previsioni della vigilia lo avevamo detto, Perugia e Napoli erano le favorite e il torneo non ha riservato sorprese portando le due compagini alla finale più disputata degli ultimi dieci anni. I gironi si chiudono senza grandi sorprese, le migliori passano tutte e si preparano a degli ottavi già di alto livello, dove spiccano Perugia - Associacion Marciana, Roligans Atene – Devils Austria e soprattutto un derby tutto italiano Stella Artois Milano – Reggiana. I grifoni travolgono la forte compagine spagnola con le vittorie di Nastasi, Cremona e De Francesco ma il risultato alla fine del primo tempo era in parità con un ottimo Valverde in vantaggio per 1-0 su Nastasi e un Miguel Angel Lopez che stava bloccando sul pareggio l’ottimo Cremona. Solo la vittoria di De Francesco su Juan Carlos Granados permetteva ai perugini di non chiudere in svantaggio il primo tempo. La sfida tra Roligans e Devils veniva risolta solo per differenza reti e iniziava a fare capire a Lenz che forse la scelta di abbandonare Mattersburg non era stata tra le migliori. Il derby italiano era appannaggio della Reggiana che con una maiuscola prova di Renzo Frignani che riusciva a bloccare il campione del mondo Efrem Intra, faceva suo un incontro che non vedeva gli emiliani certamente favoriti. Il risultato tutto sommato non faceva che favorire gli Eagles che facevano un sol boccone di Bari e compagni nei quarti di finale. Il 3-0 finale è la fotografia di una differenza di valore che non poteva essere in nessun modo evitata. Gli altri quarti di finale vedevano i redivivi belgi dello Charleroi sconfiggere gli austriaci del Mattersburg per 2-1 con una partita in equilibrio sino al fischio finale. L’altra belga, l’Hennuyer si garantiva la semifinale battendo i francesi di Issy le Molineaux di Thierry Vivron e Feycal Rouis raggiungendo il massimo risultato possibile. Perugia affrontava i Devils Austria, una squadra costruita per vincere con Delogne, Verhagen, Lenz e Wittmann convinti di essere pronti a lottare per la vittoria finale. La differenza tra un gruppo di ottimi giocatori ed una squadra veniva fuori tutta. Il 3-0 finale faceva capire una volta di più che non basta schierare i campioni per vincere. Cremona batteva Delogne, dimostrando una volta di più di essere un giocatore super, Mattiangeli e De Francesco superavano i due fratelli Lenz e Wittmann, e Nastasi controllava sul pari l’ex Verhagen. Le semifinali venivano superate di slancio dalle due squadre italiane e si arrivava alla finale delle finali: A.C.S.Perugia contro Eagles Napoli. I grifoni perdono il sorteggio e il piccolo vantaggio che ne deriva. Sulla carta le quattro partite sono aperte a tutti i risultati, Di Vincenzo si porta in vantaggio su Guimaraes e Bolognino su De Francesco. Poi l’asso portoghese trova una rete magnifica che lo riporta in parità e subito dopo riesce addirittura a passare in vantaggio. Il primo tempo si chiude con gli Eagles sopra di due. La sostituzione di De Francesco con Nastasi porta subito i frutti sperati con l’asso perugino che si riporta in parità recuperando il doppio svantaggio. Cremona segna contro Mettivieri accorciando le distanze di squadra a quel punto una vittoria di Mattiangeli contro Varriale spalancherebbe le porta all’ennesima rimonta miracolosa dei grifoni. Purtroppo stavolta e per la prima volta Francesco si fa battere da un magnifico Vincenzo Varriale che regala agli Eagles la prima coppa dei campioni della sua storia, facendo capire una volta di più come a volte, l’attaccamento alla maglia e la voglia di vincere con i propri compagni sia più importante del livello tecnico. Domenica a Chianciano Terme la Coppa Italia ci darà subito l’occasione per poterci rifare, in palio stavolta non ci sarà solo una coppa!!!!

giovedì, ottobre 26, 2006

COPPA DEI CAMPIONI: CHI DOPO PERUGIA?


L’incertezza regna sovrana alla vigilia della Coppa dei Campioni 2006 che si terrà a Lisbona con ai nastri di partenza 28 squadre provenienti da tutta Europa. Il giallo dell’ultima ora si chiama Tigers Bologna. La squadra di Riccardo Marinucci che sembrava essere stata ripescata come numero 29, infatti non sarà ai nastri di partenza. Uno stringato comunicato del responsabile dello sport della F.I.S.T.F. l’austriaco Heinz Heider ha ufficializzato l’impossibilità a partecipare della compagine emiliana. Il guaio è che questa comunicazione arriva proprio alla vigilia della competizione e con Marinucci e compagni che hanno già preparato e pagato una trasferta che per luogo e distanza non è sicuramente delle più economiche. Ancora una volta la mancanza di organizzazione della F.I.S.T.F. ha lasciato il segno anche se questi ultimi assegnano la responsabilità dell’accaduto al comportamento non proprio cristallino di Sergio Loureiro che avrebbe messo in atto forti pressioni essendo tra gli organizzatori dell’evento per far sì che la propria squadra fosse ripescata. La verità probabilmente come spesso accade sarà nel mezzo. Il fatto certo è che la mancanza di un format preciso per la massima competizione a squadra inizia a non essere più sopportabile, così come la mancanza di una strategia precisa da parte della F.I.S.T.F. sempre più confusionaria e pasticciona. Venendo alle squadre, mai come quest’anno la rosa delle candidate al successo finale è ampia e qualificata. L’A.C.Subbuteo Perugia parte rafforzato con l’innesto di Massimo Cremona in una rosa già collaudata da anni di successi. Massimiliano Nastasi, Francesco Mattiangeli e Andrea Di Vincenzo sono una garanzia, i dubbi possono riguardare solo il capitano di mille vittorie Stefano De Francesco, ormai assente da tempo da tutti i tornei, se Stefano riuscirà a dare il suo solito apporto per noi Perugia sarà la squadra da battere. Sullo stesso piano dei grifoni, gli Eagles Napoli. Massimo Bolognino, Vasco Guimaraes e Antonio Mettivieri sono un trio fantastico. Vincenzo Variale e Pinone Setale vanno a completare una rosa che seppur orfana di Hanotiaux e Delogne, potrebbe finalmente trovare quella compattezza di gruppo che altre volte è mancata al momento di lottare per il trionfo più ambito. Lo Stella Artois del Presidente Buzzi, si presenta con uno scatenato Efrem Intra, fresco campione del mondo e con una squadra completa e agguerrita senza punti deboli. La sapienza tattica di Gianluca Galeazzi unitamente alla classe di Corradi e all’aggressività di Iorio portare i milanesi a bissare il successo del 1994. Chiude il quadro delle italiane la Reggiana che a mio parere si è troppo indebolita rispetto alla squadra che fu finalista lo scorso anno a Murcia. La perdita di Cremona, finito addirittura a Perugia e di Simone Bertelli in rientro al Pisa, è un handicap troppo grande per una squadra che sarà ostica per chiunque ma non ha nelle sue corde la possibilità di lottare per il titolo. Oltre alle italiane ci sono quest’anno almeno tre squadre da prendere con le molle. I Devils che con Delogne, Verhagen e Lenz sono a mio parere tra i possibili vincitori. La rosa è oltretutto completa, in quanto Pawlica e Wittman sono comunque giocatori forti da non sottovalutare mai. Il rientro di Alain Hanotiaux a Charleroi riporta lo storico club belga a lottare per un titolo che fu suo per l’ultima volta a Parigi nel 1999. Quell’anno la squadra che comprendeva anche Mettivieri e Delogne mise a segno l’ultimo sigillo di annate fantastiche prima di disperdere i suoi migliori giocatori verso Napoli. Era la prima Coppa dei Campioni di Perugia. La sconfitta di Mattiangeli contro Mettivieri per 1-0, fu decisiva per la nostra eliminazione ma quell’incontro diede ai grifoni la consapevolezza di non essere inferiori ai mostri sacri che all’epoca dominavano la scena. La vittoria del primo major della storia a Sucy en Brie due mesi dopo sancì un passaggio di consegne che portò i nostri ragazzi a dominare la scena per i due anni successivi. Charleroi ad eccezione di Hanotiaux non ha campioni di primo livello ma è una squadra compatta e unita che potrebbe anche arrivare fino in fondo. La terza squadra straniera che potrebbe fare il colpaccio è la solita Mattersburg. La squadra ha perso il suo carismatico capitano Lenz ma è completa in ogni reparto e soprattutto è dotata di attributi e mentalità vincente, a Matzinger e soci il compito di realizzare l’ennesima impresa. Oltre a queste ci sono altre squadre importanti, Hennuyer, Murcia, Cataluna, Roligans e Atlas Glyfada che un po’ come la Reggiana daranno filo da torcere a tutti ma non potranno avere la continuità necessaria ad arrivare fino in fondo, a sollevare quella coppa che rappresenta la consacrazione di un club per la storia del nostro sport.
Nella foto: Murcia 2005, De Francesco si porta sul 2-0 con Bari, la coppa prende la strada di Perugia.