BLACK & BLUE PISA (3 volte Campione d’Italia 1997;1998; 2008): Sono i campioni in carica e si presentano con la ferma intenzione di confermarsi. La squadra è fortissima e non presenta punti deboli. Il capitano, Simone Bertelli è uno dei giocatori più forti del circuito e vive in questo momento uno stato di forma che lo rende davvero un ostacolo insormontabile per molti. Alle sue spalle, il fratello più giovane Daniele Bertelli da alla squadra quel tocco di classe che serve quando si tratta di affrontare i mostri sacri. In quelle partite, Daniele nonostante la giovane età si esalta e può regalare quegli sprazzi di luce che lo hanno portato a diventare campione del mondo a Les Herbiers nel 2007. A questa fortissima coppia si aggiunge un altro giocatore davvero solidissimo, Daniele Pochesci. Il romano trapiantato a Pisa ha offerto a squadre un rendimento all’altezza dei Bertelli, consentendo ai Black & Blue di primeggiare in Italia e in Europa. Chiude il quartetto il buon Alessandro Toni. Guai a sottovalutarlo. In carriera ha fermato giocatori del calibro di Guimaraes, Delogne, Mattiangeli e altri. Sono sicuro che chi vorrà conquistare il punto contro Alessandro dovrà come al solito sudare le proverbiali sette camice. Completano una rosa di primissimo livello, il barese Stefano Capossela ed il pisano Simone Lazzarini.
F.LLI BARI REGGIO EMILIA ( Una volta Campione d’Italia 2001): E’ la squadra che più si è rafforzata nell’ultima campagna acquisti. E’ arrivato strappato a Bologna a suon di euro, lo spagnolo Carlos Flores, forse insieme al perugino Nastasi il giocatore più forte del circuito in questo momento. E’ arrivato anche il maltese Massimo Cremona, un giocatore solido che proprio a Reggio Emilia ha vissuto le sue stagioni migliori. A questi due straordinari giocatori si affiancano due giocatori reggiani veramente tosti, Saverio Bari e Marco Lamberti. Quest’ultimo sarà come spesso accade l’ago della bilancia per le vittorie e le sconfitte di Reggio Emilia. Completa il quintetto il bravo Giacomo Monica, sempre pronto a dare il suo contributo. Nonostante questi prestigiosissimi arrivi e l’enorme qualità di base della squadra, i F.lli Bari Reggio Emilia non hanno centrato, per ora nessuno dei principali obiettivi della stagione, né la Coppa dei Campioni, vinta dal Black & Blue Pisa, né la Coppa Italia che è stata appannaggio degli umbri dell’A.C.Subbuteo Perugia. Siamo convinti che la loro fame di vittoria e di rivincita saranno un grande valore aggiunto per gli emiliani in questa corsa al titolo di campione d’Italia.
EAGLES NAPOLI ( 4 volte Campione d’Italia 2003; 2005; 2006, 2007): I partenopei sono forse la squadra tecnicamente più forte ad una condizione, di essere al completo. Purtroppo su di loro pesa come un macigno l’incognita legata alle condizioni di Antonio Mettivieri. Qualora il belga-partenopeo si presenti all’appuntamento competitivo e concentrato gli Eagles diventano la squadra favorita per il titolo che per altro hanno vinto quattro volte nelle ultime sei stagioni, solo Perugia e Pisa sono riuscite a interrompere la loro egemonia. Infatti a Mettivieri si aggiungono due stelle di prima grandezza, Massimo Bolognino e Vasco Guimaraes. Il primo, capitano e anima della squadra, è il giocatore più vincente nella storia del nostro sport. Il portoghese è invece uno dei mostri sacri del calcio tavolo, uno dei giocatori più grandi di tutti i tempi. Completano la rosa di primissimo livello, Vincenzo Varriale e Pino Setale. Proprio la sottovalutazione di Vincenzo è stata spesso foriera di brucianti sconfitte per gli avversari dei napoletani. Insomma chi vorrà portarsi a casa il titolo, dovrà fare ancora una volta i conti con Bolognino e i suoi “guaglioni”.
A.C.SUBBUTEO PERUGIA 1973 (5 volte Campione d’Italia 1986; 1999; 2000; 2002, 2004). La squadra perugina è la società più vecchia d’Italia ed è anche la più titolata. Dal 1998 al 2007 gli umbri o hanno vinto o si sono piazzati secondi, dimostrando una solidità e una continuità senza precedenti. Il terzo posto tutto sommato molto deludente del 2008 è figlio di una cattiva gestione della squadra nella passata stagione. Quest’anno i grifoni hanno già vinto la Coppa Italia e si presentano vogliosi di riconquistare il titolo. Il giocatore più forte è senza dubbio Massimiliano Nastasi, fresco vincitore del World Master nel quale ha messo in fila uno dopo l’altro i prestigiosi contendenti alla vittoria finale. Massimiliano insieme al vecchio capitano Stefano De Francesco è stato spessissimo decisivo. Anche nell’ultima Coppa Italia le vittorie dei due portacolori umbri su Bari e Lamberti rispettivamente hanno dato al Perugia l’ennesimo titolo. Il loro apporto sarà come sempre fondamentale. Chiude lo storico terzetto biancorosso, Francesco Mattiangeli. Quest’ultimo ha sfoderato negli anni prestazioni memorabili, inanellando una serie di risultati fondamentali per la squadra. Si aggiunge ai tre moschettieri perugini, il guascone Stefanino Buono che potrebbe diventare già quest’anno il D’Artagnan della situazione. Il giovane grifone è cresciuto enormemente negli ultimi mesi, aggiungendo cattiveria agonistica e consapevolezza nei propri mezzi ad un bagaglio tecnico che non è secondo a nessuno. Chiudono la rosa dei convocati il campione del mondo veteran, l’olandese Martijn Bom e un giocatore in continua ascesa in termini di risultati e convinzione, il perugino Fabio Belloni.
BOLOGNA TIGERS (Una volta Campione d’Italia 1992): La squadra del Presidente Marinucci ha perso in questa stagione il suo pezzo più pregiato, Carlos Flores finito ai cugini emiliani di Reggio Emilia. Proprio questa perdita durissima ha però cementato lo spirito di una squadra che ha nel proprio organico giocatori molto importanti. Il portoghese Sergio Loureiro è diventato l’uomo squadra e dalle sue prestazioni dipenderanno molte delle fortune dei Tigers. Al posto di Flores è arrivato da Perugia Andrea Di Vincenzo che si è inserito immediatamente nella squadra e dando un contributo fondamentale anche nel raggiungimento della semifinale nell’ultima Coppa dei campioni di Manchester. A questi due giocatori si aggiunge un altro giocatore di una solidità assoluta, Massimiliano Croatti, capace di imprese contro qualsiasi giocatore. Completano la rosa Alberto Apollo e Francesco Torano che creano un quintetto molto difficile da digerire per chiunque.
STELLA ARTOIS MILANO (5 volte Campione d’Italia 1990; 1991; 1994; 1995; 1996): I milanesi non riescono a portare il titolo in Lombardia oramai da tredici anni. Quest’assenza dai quartieri nobili della massima serie, l’ultimo podio dello Stella risale addirittura al 2001, è dovuto ad una mancanza di continuità che ha portato Galeazzi e compagni ad essere una squadra in grado di raggiungere straordinarie vittorie, così come inopinate sconfitte. Quest’anno la squadra si presenta invece con la possibilità di lottare sino in fondo per la vittoria finale. Efrem Intra è diventato uno dei top players del circuito e è una garanzia assoluta per i compagni. Alle sue spalle la crescita di Alex Iorio potrebbe portare a superare quei passaggi a vuoto che spesso sono stati forieri di perdita di competitività in assoluto. Il capitano e condottiero di mille battaglie, Gianluca Galeazzi saprà come sempre dare il suo contributo sia dentro che fuori dal campo. A completare il terzetto si aggiungono Brunino Mazzeo, Mariolino Corradi e Stefano Scagni. Soprattutto quest’ultimo potrebbe trovando la condizione giusta riportare lo Stella Artois ai fasti degli anni novanta.
BLACK ROSE ROMA : La squadra romana si presenta ai nastri di partenza con un gruppo compatto e rafforzato dall’arrivo del Buldozer Borriello. Proprio l’ex barese potrebbe dare quella spinta ai laziali per raggiungere le zone alte della classifica. La squadra è compatta e non presenta punti deboli. Enrico Guidi e Severino Gara sono avversari da prendere con le molle. Due ex grifoni completano il quintetto, il capitano Marco Lauretti e Federico Mattiangeli. Dispiace per l’assenza di un ottimo giocatore come Claudio dogali ma tutte le squadre di serie A chi più chi meno sono state costrette a scelte difficili. Il Black Rose non lotterà per il titolo ma tutte le squadre che vorranno vincerlo non dovranno lasciare punti importanti contro i laziali che rappresentano la mina vagante del torneo.
ROMA : La più vecchia squadra romana arriva alla serie A come sempre motivata e pronta a vendere cara la pelle. Il quartetto titolare dovrebbe essere composto dai due validissimi giocatori maltesi, Derek Conti e Samuel Bartolo che hanno dato lo scorso anno un contributo fondamentale per l’immediato ritorno in serie A della compagine capitolina. A questi si aggiungono i due storici giocatori Andrea Casentini e Morgan Croce che rappresentano la continuità di una squadra il cui cemento è rappresentato da Antonello Rodriquez e Fabrizio Sonnino. Quest’ultimo saprà sicuramente gestire la squadra nel modo migliore rendendo la sua squadra un boccone molto difficile da masticare per tutti.
DINAMIS FALCONARA: La squadra marchigiana ha un solo grandissimo problema, la scarsa continuità dei suoi giocatori che per problemi di lavoro e familiari non riescono a giocare molto durante l’arco della stagione. Luca Cappellacci, Francesco Quattrini, Andrea Catalani e Roberto Iacovich sono quattro giocatori fortissimi ed esperti. L’incognita è lo stato di forma tecnico e l’approccio mentale dei giocatori alla serie A se sarà buono saranno dolori per tutti in caso contrario i dorici saranno costretti a lottare per evitare la retrocessione in Serie B. Completa la rosa il sempre valido Carletto Melia sempre pronto a subentrare e a sostenere la sua squadra.
ASCOLI: La matricola ascolana che si ripresenta in Serie A dopo più di venti anni di assenza, sembra sulla carta la squadra più accreditata alla retrocessione diretta ma mai come quest’anno non c’è nulla di scritto e di scontato in questo campionato. I due perugini trapiantati ad Ascoli, Cesare Santanicchia e Stefano Flamini sono oramai parte integrante di un gruppo che due promozioni consecutive hanno portato ad essere granito allo stato puro. Proprio questa unione fortissima tra i giocatori e il valore più che buono dei regionali tra cui spiccano Augusto Vagnoni e Giancarlo Silvestri potrebbero regalare ai ragazzi di Ascoli e perché no a tutto il nostro movimento un ennesimo capitolo della favola bianconera che Giuseppe Silvestri con la sua capacità e determinazione ha iniziato a scrivere pochi anni fa.