PARLANO DI NOI : SUBBUTEO FORUM.IT di Giuseppe Silvestri.
Champions, domina l'Italia, trionfa Perugia
MURCIA - Sono il bianco e il rosso i colori della Champions League 2005, ma anche il verde tinge abbondantemente la coppa. Bianco e rosso perché alla fine la spunta un inesauribile Perugia. E' però soprattutto il tricolore a sventolare altissimo, con ben quattro squadre Fisct nei primi quattro posti. Le italiane dominano i gironi di qualificazione (Reggiana batte Perugia, Roma "inciampa" con Mettersburg e Murciana) e passano tutte e 5. Gli ottavi le premiano ancora: in quattro superano il turno. La Reggiana rifila un 3-0 ai tedeschi del Gemba Hitdorf, la Stella Artois elimina gli olandesi dell'Smv Delft (3-1), gli Eagles appioppano un poker agli spagnoli del Catalunya, mentre Perugia ferma la corsa di una generosa Roma (2-0) che comunque non ha affatto demeritato nella sfida europea. Ed eccoci ai quarti. I perugini passeggiano travolgendo con un netto 3-0 i belgi dell'As Hennuyer e nemmeno la Reggiana ha grossi problemi con i Falcons (Grecia) e porta a casa una bella vittoria all'inglese (2-0). Bolognino e compagni distruggono i sogni dei padroni di casa: 4-0 e Murciana eliminata, mentre nell'altro quarto di finale la Stella Artois supera di misura lo Charleroi (2-1). A questo punto il dominio italiano è già palese, resta da capire chi alzerà la coppa. Il tabellone mette davanti Eagles e Perugia da una parte e Reggiana e Milano dall'altra. La prima semifinale è l'eterna sfida tra gli inossidabili biancorossi e lo squadrone azzurro, sfida a cui in Italia siamo abituati. Ovviamente è la solita partita intensa, emozionante, combattuta fino all'ultima palla. Alla fine è Perugia ad urlare di gioia e conquistare la finale. A Milano non basta un grande cuore per superare l'ostacolo più alto. Troppo in palla il gruppo di Saverio Bari che si impone per 3-0. La finalissima vede così affrontarsi umbri ed emiliani. Come spesso accade loro nei momenti topici, i biancorossi non steccano: l'ostico Mattiangeli batte di misura Cremona (1-0), De Francesco supera all'inglese Bari (2-0), tra Nastasi e Lamberti termina con un pareggio, mentre Simone Bertelli conquista il punto reggiano superando Di Vincenzo (2-0). La finale si chiude quindi 2-1. Stefano De Francesco alza al cielo la seconda Coppa dei Campioni della storia di Perugia dopo quella conquistata in Belgio nel 2002. E la gioia degli umbri è davvero incontenibile. La Reggiana vede sfumare il sogno sul più bello, mentre gli Eagles rimandano il successo col trofeo maledetto. Per Milano un vero e proprio trionfo se si considera che come quarto giocatore ha schierato Laura Panza. E Roma? I capitolini chiudono al quattordicesimo posto. Posizione che non rispecchia a fondo il loro vero valore.Sul bilancio pesano le sconfitte con Pastilhas e Delft, formazioni a cui il Cct non ha nulla a che invidiare. Con un pizzico di esperienza e cattiveria in più, anche la squadra della capitale potrà ambire ai primissimi posti. Quattro squadre italiane ai primi quattro posti, sesto successo tricolore su 13 edizioni: il dominio continua.
MURCIA - Sono il bianco e il rosso i colori della Champions League 2005, ma anche il verde tinge abbondantemente la coppa. Bianco e rosso perché alla fine la spunta un inesauribile Perugia. E' però soprattutto il tricolore a sventolare altissimo, con ben quattro squadre Fisct nei primi quattro posti. Le italiane dominano i gironi di qualificazione (Reggiana batte Perugia, Roma "inciampa" con Mettersburg e Murciana) e passano tutte e 5. Gli ottavi le premiano ancora: in quattro superano il turno. La Reggiana rifila un 3-0 ai tedeschi del Gemba Hitdorf, la Stella Artois elimina gli olandesi dell'Smv Delft (3-1), gli Eagles appioppano un poker agli spagnoli del Catalunya, mentre Perugia ferma la corsa di una generosa Roma (2-0) che comunque non ha affatto demeritato nella sfida europea. Ed eccoci ai quarti. I perugini passeggiano travolgendo con un netto 3-0 i belgi dell'As Hennuyer e nemmeno la Reggiana ha grossi problemi con i Falcons (Grecia) e porta a casa una bella vittoria all'inglese (2-0). Bolognino e compagni distruggono i sogni dei padroni di casa: 4-0 e Murciana eliminata, mentre nell'altro quarto di finale la Stella Artois supera di misura lo Charleroi (2-1). A questo punto il dominio italiano è già palese, resta da capire chi alzerà la coppa. Il tabellone mette davanti Eagles e Perugia da una parte e Reggiana e Milano dall'altra. La prima semifinale è l'eterna sfida tra gli inossidabili biancorossi e lo squadrone azzurro, sfida a cui in Italia siamo abituati. Ovviamente è la solita partita intensa, emozionante, combattuta fino all'ultima palla. Alla fine è Perugia ad urlare di gioia e conquistare la finale. A Milano non basta un grande cuore per superare l'ostacolo più alto. Troppo in palla il gruppo di Saverio Bari che si impone per 3-0. La finalissima vede così affrontarsi umbri ed emiliani. Come spesso accade loro nei momenti topici, i biancorossi non steccano: l'ostico Mattiangeli batte di misura Cremona (1-0), De Francesco supera all'inglese Bari (2-0), tra Nastasi e Lamberti termina con un pareggio, mentre Simone Bertelli conquista il punto reggiano superando Di Vincenzo (2-0). La finale si chiude quindi 2-1. Stefano De Francesco alza al cielo la seconda Coppa dei Campioni della storia di Perugia dopo quella conquistata in Belgio nel 2002. E la gioia degli umbri è davvero incontenibile. La Reggiana vede sfumare il sogno sul più bello, mentre gli Eagles rimandano il successo col trofeo maledetto. Per Milano un vero e proprio trionfo se si considera che come quarto giocatore ha schierato Laura Panza. E Roma? I capitolini chiudono al quattordicesimo posto. Posizione che non rispecchia a fondo il loro vero valore.Sul bilancio pesano le sconfitte con Pastilhas e Delft, formazioni a cui il Cct non ha nulla a che invidiare. Con un pizzico di esperienza e cattiveria in più, anche la squadra della capitale potrà ambire ai primissimi posti. Quattro squadre italiane ai primi quattro posti, sesto successo tricolore su 13 edizioni: il dominio continua.
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